sabato 19 settembre 2009

Il Polo Nord non si è sciolto



Attenzione! Quanto scrivo è una riflessione su quello che è avvenuto e non costituisce in alcun modo una previsione per il futuro, può darsi che l’estate prossima i ghiacci polari si sciolgano completamente, come da previsione annunciata più volte nel recente passato dagli organi di informazione. Guardando al passato vediamo questo andamento: a partire soprattutto dalla seconda metà degli anni Novanta, durante l’estate, la superficie ghiacciata è andata costantemente riducendosi ed anche il massimo dell’estensione invernale tende a diminuire. Tutto questo fino all’estate 2007 anno in cui la superficie ghiacciata raggiunge il minimo mai registrato da quando ci sono le misurazioni satellitari (cioè il 1979). Da allora è accaduto che: nel 2008 la superficie è stata maggiore del 2007 e nel 2009 è stata maggiore del 2008. Questa inversione del trend non era stata prevista e questo inevitabilmente porta a dei dubbi sui modelli previsionali. Intendiamoci, posso ammettere in linea di principio che alcuni fenomeni possano essere previsti a lungo termine e non a breve, cioè in altre parole mi si può dire: io so che fra 30 anni il pianeta sarà molto più caldo di oggi, ma non so come sarà tra un anno. Però mi viene il dubbio che il clima terrestre sia così complesso, da sfuggire, per il momento, ad una piena comprensione da parte degli scienziati. Sarebbe più logico considerare come emergenze ambientali quei fenomeni che certamente tra un anno peggioreranno la qualità dell’ambiente: penso alla disponibilità ed alla qualità delle acque, alla preservazione delle aree selvagge, delle foreste, alle sostanze nocive sparse nell’aria, al trattamento ed al riuso dei rifiuti. Tutte le risorse, gli incontri, le conferenze, i concerti, le mobilitazioni per combattere la CO2, che giova ricordarlo è comunque una sostanza innocua per la salute, forse andrebbero destinate ad affrontare le emergenze di cui sopra e chissà magari anche nel 2010 il pianeta ci darà una mano raffreddandosi da solo. (immagini da http://www.ijis.iarc.uaf.edu/en/home/seaice_extent.htm e http://arctic.atmos.uiuc.edu/cryosphere/)

2 commenti:

Simone82 ha detto...

Beh lo sanno tutti: dietro l'IPCC e gli ambientalisti ci sono lobby economiche fortissime: si parla di migliaia di miliardi, di tasse globali, insomma di un giro di soldi che noi comuni mortali non siamo neanche in grado di quantificare.
Tutto perché qualche cervellone ha detto che il computer ha stabilito che siamo sull'orlo dell'Inferno in Terra: alla NASA hanno ritoccato le stime e hanno detto che entro il 2100 la temperatura aumenterà non di 4,5° ma di 9°, raggiungendo il livello più alto che la Terra abbia mai registrato da quando è possibile misurarla con i climate proxies.
Di fatto invece, sempre più loro previsioni vengono smentite, sempre più loro modelli vengono contraddetti, sempre più loro documenti non vengono alla lunga confermati dalla realtà. E su questa "scienza" dovremmo basare le nostre vite future? Anche i ghiacchi dell'Antartico, tanto per capirci, sono tornati ad aumentare, ma queste cose in televisione mica le dicono...

Anonimo ha detto...

SE NON S'E' SCIOLTO COME MAI IL GATTO DELLE NEVI è A CASA NOSTRA?