martedì 18 dicembre 2012

La Costituzione più bella del mondo e il comico dei luoghi comuni


La RAI è l’emblema di uno Stato che non è al servizio dei cittadini, ma che ha l’unico scopo di depredarli in tutte le maniere possibili. La RAI è da sempre uno dei feudi inattaccabili dei partiti dominanti e un luogo dove piazzare clientele e servitori vari, meglio se con laute ricompense. La RAI deriva da quell’EIAR che aveva come scopo principale la propaganda per il regime fascista e siccome la Repubblica nata dalla Resistenza ha mantenuto tutto quello che poteva fare comodo del vecchio regime, è ovvio che non si può essere ospiti assidui in prima serata se non si dice qualcosa di gradito ai potenti. 

E’ necessario chiarire meglio alcuni aspetti della Costituzione più bella del mondo, che non emergono abbastanza chiaramente nelle dotte omelie dei telepredicatori.

Un aspetto interessante è che la Costituzione non prevede le primarie. Io sono favorevole in linea di principio alle primarie, che nascono nel sistema presidenziale americano. La nostra Costituzione non le prevede, perché non prevede che i cittadini italiani possano eleggere il Governo. Capisco i costituenti: c’era appena stato un referendum vinto per il rotto della cuffia (e forse qualcosa meno…) per cui il rischio che gli italiani votassero in modo sgradito metteva paura. Si scelse di dare vita ad una democrazia il più possibile blindata dall’alto e quindi anche oggi i fantomatici candidati premier sono una finzione: il Capo dello Stato può nominare chi gli pare, anche uno che non si è presentato, anzi lo può fare contemporaneamente Presidente del Consiglio e Senatore a Vita. Può persino nominare uno come Monti che agli occhi di molti italiani ha un marchio d’infamia indelebile, deve infatti la sua carriera nelle istituzioni europee al demonio in persona, Silvio Berlusconi, che lo nominò Commissario Europeo nel 1995.

Sempre al demonio Berlusconi dobbiamo il fatto di poter mettere addirittura il nome del candidato premier sul simbolo elettorale, anche se, come chiarito è una finzione, questa innovazione è piaciuta molto a tutti i partiti che l’hanno adottata con entusiasmo per diverso tempo, anche se forse al prossimo giro qualche nome sparirà, forse per non sembrare troppo ripetitivi con i nomi.

A molti non piace che ci si possa candidare in eterno, sia per sedere in Parlamento, sia a governare, però è la Costituzione più bella del mondo che lo prevede, mentre ad esempio quella americana pone il limite dei due mandati presidenziali.

Ma le cose sulle quali gli italiani dovrebbero riflettere a proposito della propria Costituzione sono tante, capire come mai i partiti politici e i sindacati si sono sempre rifiutati di applicare la parte che li riguarda, forse perché avrebbero dovuto stilare dei bilanci, spiegare come mai si sono impossessati di migliaia di immobili del passato regime, che dovevano essere restituiti agli italiani.

Si dovrebbe spiegare agli ultras delle procure che la Costituzione più bella del mondo prevedeva l’immunità parlamentare.

Spiegare agli irriducibili avversari del clero cattolico che la Costituzione riconosce le prerogative dello Stato Vaticano, che è nato, dall’accordo con Mussolini del 1929.

Il problema è che un comico deve far ridere e finché fa le battute sui lecca lecca e le ostriche pagati con i soldi pubblici, ci si indigna, giustamente, ma si sorride, ma evidentemente non può dire che 4 miliardi di soldi pubblici vengono versati per salvare il Monte dei Paschi di Siena, la banca dei suoi amici di sinistra, perché allora più che da ridere verrebbe da piangere.

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