giovedì 20 settembre 2007

Dati ISTAT, il paese è fermo

Oggi l’Istat ha diffuso il dato sull’occupazione, dietro il dato apparentemente positivo del calo del tasso di disoccupazione si celano numeri preoccupanti.

Il tasso di disoccupazione è sceso perché un numero rilevante di persone che non ha occupazione, soprattutto al sud, ha rinunciato a cercarla.
Il tasso di occupazione, che invece misura quante persone lavorano sul totale della popolazione (indipendentemente dal fatto che uno voglia o no) è diminuito. Ricordiamo che è già uno dei più bassi d’Europa e che nel Mezzogiorno ha valori minimi: lavorano 46,7 persone su cento tra i 15 e i 64 anni. Al nord sono il 66,7 %.

Come fanno notare in molti di fronte a questi numeri, i dati sui consumi procapite non rispecchiano questa differenza e ciò significa una sola cosa, gran parte del differenziale è causato dal “lavoro nero”. La crociata contro l’evasione fiscale capeggiata da Visco e ripresa sui giornali, con roboanti dichiarazioni, sta fallendo, come era facile prevedere e come avevo scritto giusto 3 mesi fa.

Senza una semplificazione fiscale, senza un abbattimento delle aliquote non si può restringere l’area di evasione e non si può di conseguenza combatterla.
I soliti cattivi maestri della dietrologia e del complottismo diranno che questo governo viene messo in difficoltà perché vuole toccare l’evasione fiscale che nel nostro paese è sacra, ma i numeri dicono che ciò è falso. E’ facile sbattere Valentino Rossi in prima pagina per gettare fumo negli occhi dei lettori, è facile anche fare i manifesti con superyacht e stimolando gli istinti peggiori promettere lacrime per gli affamatori del popolo; più difficile dire la verità: i ricconi con residenza e conti bancari all’estero, nella migliore delle ipotesi se ne fregano di me, di voi, di Visco, di Berlusconi, del PD, della CDL, del PDL, della lotta all’evasione, della manovra finanziaria e via dicendo, non gli interessano queste cose perché è sufficiente evitare le stupidate che ha fatto il Valentino Rossi per dormire sonni tranquilli. Nella peggiore delle ipotesi si fanno delle risate pensando a noi poveri cristi, che viviamo con poco e parte di quel poco lo dobbiamo dare pure in tasse.

Io non li invidio, non mi interessa farli piangere, non mi interessa cosa fanno, come vivono e cosa pensano, mi interessa invece il futuro del mio paese e so che, se non cambia il rapporto tra quelli che prendono e quelli che danno, sarà un futuro grigio.

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