mercoledì 7 novembre 2007

U.R.S.S. e Giappone nella Seconda Guerra Mondiale

Uno degli aspetti più oscuri della Seconda Guerra Mondiale è il rapporto tra Giappone e URSS. Formalmente appartenenti ai due blocchi contrapposti, nonostante fossero confinanti si sono praticamente ignorati per quasi tutta la durata della guerra.
In realtà, il primo episodio bellico di vasta portata tra le potenze della II Guerra Mondiale coinvolse proprio questi due paesi. Nell’agosto del 1939 infatti, nella regione di Nomonhan, sul confine tra Mongolia e Cina, i sovietici guidati dal generale Zukov si scontrarono con i giapponesi, sconfiggendoli duramente. Questa battaglia, ricordata come la battaglia del fiume Khalkha, ha posto fine agli scontri sporadici che perduravano nella zona dall’anno precedente. Da allora il Giappone, che già aveva invaso la Cina nel 1937, rivolgerà la propria attenzione verso sud e verso il Pacifico.

La prima osservazione che viene in mente è l’assoluta mancanza di coordinamento delle forze dell’Asse, che durerà per tutta la guerra e che sarà uno dei motivi che le porterà alla rovina: mentre il Giappone si scontra con l’URSS in Estremo Oriente, la Germania firma il patto di non aggressione Ribbentrop- Molotov, con cui si spartisce la Polonia; nel 1941 invece di concentrare le forze contro gli inglesi in Nord Africa per espellerli dal Mediterraneo, i tedeschi invadono l’Unione Sovietica, nello stresso anno giapponesi firmano un trattato di pace con i sovietici ed attaccano gli USA; questi sono gli esempi più eclatanti, per tacere dell’assurda invasione della Grecia da parte dell’Italia….
In realtà nei primi anni di guerra gli assetti delle alleanze non erano così rigidi come sembrò successivamente, vi furono ad esempio le forti tensioni tra Regno Unito e Francia, ci fu anche l’invasione della Finlandia da parte dell’Armata Rossa che sembrò scatenare la reazione degli inglesi, poi però Churchill scelse la priorità: abbattere Hitler e la perseguì ad ogni costo, mettendo tutto il resto in subordine.

L’attacco agli USA da parte della marina nipponica è l’evento che determinerà la sorte finale del conflitto; al momento dell’entrata in guerra gli Stati Uniti sono, in confronto alle altre potenze, un paese praticamente smilitarizzato, ma il loro potenziale industriale li mette in brevissimo tempo in condizione di produrre più armamenti di tutto il resto del mondo messo assieme.

Nel periodo tra il ’39 e il ’45, mentre la guerra infuria su tutti i fronti, l’URSS ed il Giappone rispettano la propria tregua, le ostilità riprendono solo nell’agosto del 1945, Stalin ha il tempo di trasferire le sue forze in oriente e dichiarare guerra: il Giappone ormai stremato e sotto lo choc dei bombardamenti atomici , non opporrà praticamente resistenza, cedendo tutti i territori sul continente.
Così il destino di questi due strani contraenti non belligeranti è opposto: uno perde non solo l’effimero impero conquistato, ma diventa praticamente un paese a sovranità limitata, l’altro si prende ben oltre quanto fosse immaginabile.
Grazie all’arrendevolezza di Roosvevelt i sovietici fagocitano mezza Europa, grazie all’intransigenza di Truman nel Pacifico si prendono anche la Manciuria.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Freeman, volevo dirti che ho creato un aggregatore per i blogger che sostengono il Partito della Libertà, cui vorrei invitarti ad aderire. Per il momento lo stiamo testando, prenderà avvio la cosa tra una quindicina di giorni.
Però ti vorrei coinvolgere da subito, invitandoti ad iscriverti e ad aggregare i tuoi post.
Fammi sapere, magari lascia un commento da me con un recapito mail valido, in modo che ti possa indicare l'indirizzo dell'aggregatore (fino all'inaugurazione, la cosa deve rimare riservata).
A presto ;)

Anonimo ha detto...

Ti ringraziio infinitamente per l'iscrizione all'aggregatore per il Pdl.
Se mi è possibile, ti chiederei anche la cortesia di aggregare - cioè segnalere - tuoi post sul suddetto aggregatore: sua funzione essendo quella di fornire post, scritti dagli aderenti.
Ancora grazie, a presto ;)

Freeman ha detto...

ok. ti ho scritto una mail.
grazie a te e a presto.