giovedì 14 febbraio 2008

Global Warming, macchie solari e apocalisse Maya

Un po’ di notizie concentrate in questi giorni mi danno l’occasione di tornare sulla moda dei catastrofismi. Partiamo dal Global Warming, Liberty Soldier ci segnala un articolo di Gongoro in cui si enunciano i dati che attribuiscono all’attività solare e non all’uomo l’attuale riscaldamento, un altro articolo di ieri sul Corriere della Sera riferisce le medie mondiali di gennaio 2008, ecco i dati: “arrivano i consuntivi Nasa e Ncdc (l’americano National Climatic Data Center, il più grande archivio al mondo di dati meteo, ndr) e correggono di poco il tiro: gennaio 2008 risulta il più freddo dal 1989 nell'indice terre/oceani, con un'anomalia di appena +0.12°C dalla media 1951-1980. Insomma, il gennaio più freddo dal 1982 sulle terre emerse sia a livello globale che nell’emisfero Nord, da sempre vero “termometro impazzito” del global warming. Dati sorprendenti, che fanno eco alle notizie di gelo storico da mezzo mondo: la peggiore ondata di freddo dell’ultimo trentennio in Cina e Mongolia, eventi secolari come le nevicate a Bagdad e in Pakistan, il freddo polare nello Yukon canadese con minime stabilmente sotto i -50°”
Aggiungo io che non risultano anomalie nella Corrente del Golfo, lo scioglimento dei ghiacci artici non ha avuto alcuna influenza, tanto è vero che l’Europa Occidentale è l’unica area mondiale esclusa dal freddo di questo inizio 2008. Preciso questo perché una teoria dei sostenitori del Riscaldamento Globale afferma che una possibile conseguenza del riscaldamento potrebbe essere il raffreddamento dell’Europa, in particolare delle isole britanniche che, come sappiamo, devono il proprio clima mite alla Corrente del Golfo.
Facendo un po’ di riassunto mi sembra di poter fissare alcuni punti: il clima si sta (o stava?) riscaldando. Per ora non è un caldo eccezionale. Fa caldo se consideriamo gli ultimi cento anni, ma se allarghiamo l’analisi agli ultimi secoli, da quando è finita l’ultima glaciazione ci sono stati periodi più caldi di adesso. Il riscaldamento o parte di esso è dovuto all’azione dell’uomo che produce troppa CO2? E’ possibile, ma non conosciamo abbastanza bene i meccanismi climatici per esserne sicuri, tanto è vero che nessun climatologo azzarda previsioni a lungo termine, cosa che potrebbe fare se conoscessimo perfettamente i meccanismi del clima. Ammesso che sia opera dell’uomo, siamo in grado di fare qualcosa per agire sul fenomeno? Nessuno è in grado di dirlo, siamo nel campo della pura teoria. Detto questo aggiungo che comunque, per quanto mi riguarda, spero comunque che i combustibili fossili vengano sostituiti al più presto da qualcosa di più pulito.
Spero anche che chi ha a cuore l’ambiente sposti in fretta la sua attenzione dall’Anidride Carbonica (che, effetto serra o no, resta un gas innocuo) verso tutti quei veleni tossici che danneggiano la salute, ad esempio i metalli pesanti, e verso la tutela delle zone selvatiche ancora intatte del pianeta. Invece la crociata contro la CO2 viene bene per demonizzare il crudele occidente, il sistema liberalcapitalistico (qualunque cosa voglia dire), serve a chiedere sussidi ed a finanziare gruppi di ricerca di dubbia utilità.
Ma se è l’attività del sole che influenza il clima sulla Terra, cosa dobbiamo aspettarci? Un articolo su Ticinolibero afferma che il Sole raggiungerà la sua massima attività nel periodo che va da fine 2011 ai primi mesi del 2012. In questo periodo - oltre ad un notevole aumento delle macchie solari - vi saranno importanti tempeste magnetiche. L’attività solare ha cicli abbastanza regolari, ma quella prevista sarà di intensità particolarmente alta. Non so esattamente se questo può significare che dopo il 2012 c’è da aspettarsi un raffreddamento, noto però facilmente la coincidenza con la fine del calendario Maya. L’anno zero per i Maya è nel 3114 AC, da quel momento parte il conteggio del tempo che finisce il 21 dicembre 2012. Questo ha ovviamente scatenato la fantasia di tanti che hanno interpretato la fine del tempo come una profezia della fine del mondo; come tutti i popoli antichi anche le civiltà precolombiane osservavano attentamente i fenomeni celesti, possibile che avessero annotato qualche evento che a noi è fino ad oggi sfuggito? Non so, sono uno scettico di natura, ma nello stesso tempo sono affascinato davanti a tutto ciò che ha un alone di mistero. In realtà le civiltà centroamericane credevano in cicli di nascita, morte e rinascita, quindi semplicemente il lungo computo del tempo può tranquillamente ricominciare il giorno dopo con un altro periodo di circa 5125 anni. Comunque credo che oggi sia il 12 baktun 19 katun 15 tun 1 uinal 8 kin cioè il 12.19.15.1.8. quindi al 13.0.0.0.0. manca poco, almeno questa la verifichiamo….

5 commenti:

Anonimo ha detto...

"sono uno scettico di natura, ma nello stesso tempo sono affascinato davanti a tutto ciò che ha un alone di mistero".....

non sai come ti capisco: quando si crede nella ragione, il mistero è l'unica ancora di salvezza (pensa che contradditorio!!!)....abbiamo bisogno di una tesi finale!

guarda, proprio questa sera, c'è uno special su sky sul film/documentario di al gore "una scomoda verità"...è già un po' che lo voglio vedere.
non è che anche queste informazioni verranno politicizzate? non ne posso più.

A proposito di "misteri": sembra che il 2008 sia l'anno buono per la crazione della tecnologia che permette il viaggio del tempo (almeno di piccole particelle), questa notizia arriva dal cern. quindi quest'anno potrebbero arrivare i primi temponauti....

ti consiglio, a proposito, ma non solo, il film "dejà vù", che forse avrai visto.

scusa se ho divagato...

Anonimo ha detto...

si dice contraddizione......ma di questi tempi.....lasciatemelo passare ;)

Freeman ha detto...

Deja vu, no, non l'ho ancora visto, quindi seguirò il consiglio

Anonimo ha detto...

Salve ringrazio di aver linkato il nostro articolo. Vorrei far notare che il link é corretto ma il nome no. L'articolo linkato si trova su ticinolibero.ch
grazie

Freeman ha detto...

ho corretto grazie ciao