Marta
Serafini, giornalista del Corriere della Sera, non conosce la matematica e pensa
che tutte le altre donne siano come lei. Scrive testualmente “I numeri non lasciano scampo. Il gap tra maschi e femmine sullediscipline tecnico-scientifiche nel nostro Paese è più alto che nel restod’Europa.”
Una sentenza inappellabile, definitiva, peccato che per rinforzare il
concetto alleghi una tabella che dice esattamente il contrario! Lo so è incredibile,
eppure non è un mio fotomontaggio, tra i Paesi riportati l’Italia e la Grecia
sono quelli con il gap più basso! Forse la giornalista ha letto la classifica
non capendo che è stilata sulla base del numero totale di laureati, quindi sia
maschi che femmine. Quindi l’unico gap evidente che c’è con l’estero riguarda
la percentuale di maschi italiani laureati in materie scientifiche, che è molto
più basso che nel resto d’Europa.
Per non farsi mancare la classica spiegazione social deterministica, la
Serafini ci fa anche sapere che il gap di genere (come abbiamo visto in realtà
inesistente) è causato dai giochi che le bambine fanno da piccole, dimostrando
quindi che ai tempi della scuola, forse a causa di un brutto attacco
influenzale, la Serafini si è persa, insieme alla lezione sulle percentuali,
anche quella sui Promessi Sposi, altrimenti saprebbe che giocare con bambole
vestite da suore non rafforza granché la futura vocazione per la vita da
convento….
Serafini fai una bella cosa: comincia a colmare tu il gap e prendi un po’
di ripetizioni.
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