mercoledì 30 maggio 2007

ABECEDARIO di Francesco Cossiga

E' un libricino di 101 pagine, in cui Cossiga, dapprima delinea le varie attività dei servizi segreti, definendone i compiti interni ed esterni, illustrando poi l'assetto organizzativo ottimale che si dovrebbe creare per ottimizzarne l'attività. Il tutto, come fa notare Mario Caligiuri nella presentazione, in opposizione alla delegittimazione morale che ha subito l'attività di intelligence del nostro paese in tutto il dopoguerra.

Due passaggi significativi: "L'Italia ha perso le rendite di posizione che possedeva durante la guerra fredda... Essa non può più limitarsi a essere una consumatrice di sicurezza, e di sicurezza prodotta da altri. Deve diventare necessariamente una produttrice di sicurezza, almeno in parte."

"La legalità sostanziale di servizi speciali si basa sulla legittimità dei fini, e può non corrispondere con la legalità formale. Ecco perchè nella maggior parte dei casi, per evitare commistioni e confusioni, i servizi speciali sono tenuti rigidamente separati dagli apparati di polizia che possono rivestire funzioni materialmente identiche... essi hanno compiti, per lo più, solo informativi od operativi non convenzionali, e non compitiprimari di acquisizioni di prove legali..."; anche perchè è compito dei servizi segreti, a differenza della polizia, contrastare anche azioni non illecite.

Il tutto con regole chiare di controllo politico per evitare gli abusi. Durante la guerra fredda non è stato certamente così, l'Italia era terreno di scontro di potenze straniere, come volte volte nei secoli scorsi; oggi non siamo più sotto tutela come in passato, siamo diventati adulti, ciò significa che dobbiamo scegliere e prenderci delle responsabilità. Non sono sicuro che il paese ne sia consepevole.

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