martedì 31 luglio 2007

Risparmio energetico 2


I miei cani adorano passeggiare nei boschi, soprattutto se non fa troppo caldo, come loro anch’io amo stare in mezzo alla natura; odio il modo in cui i gas di scarico anneriscono le nostre città e rendono l’aria puzzolente e nociva, proprio per questo cerco di capire come si potrebbe andare verso un mondo più pulito.

Certamente ci sono oggetti che richiedono meno energia per essere prodotti e meno energia per usufruirne di altri. Considerando l’esempio proposto da Scriccia, 50 euro di benzina inquinano di più di 50 euro di biglietto ferroviario. Teniamo però presente che se mille abitanti di una metropoli seguono il comportamento virtuoso e con i soldi risparmiati in bolletta prendono il treno, le ferrovie dovranno mettere in campo un nuovo convoglio che per essere mosso richiede energia elettrica. Io tengo moltissimo all’ambiente e credo che sia una delle sfide più importanti da affrontare, il ragionamento sul risparmio energetico vuole essere un modo per riflettere sul fatto che siamo di fronte a problemi che non hanno risposte a costo zero.

Produzione dell’energia, rifiuti, ambiente, è tutto concatenato. Sicuramente l’approccio che punta sulla responsabilizzazione dei comportamenti individuali, evitare gli sprechi, riciclare ecc. è una parte importante della risposta a questi problemi, ma deve essere accompagnata a delle risposte di “sistema”, ad esempio su come vogliamo produrre l’energia che usiamo. In Italia, per quanto riguarda l’elettricità, usiamo gas e petrolio, una quota carbone e c’è una parte rilevante di idroelettrica. La scelta di puntare, in questi ultimi anni, sul gas mi sembra che sia stata presa senza che a livello politico e di opinione pubblica ci fosse un dibattito sui pro e sui contro, in generale siamo un paese che quando può sceglie di non decidere e questo ci ha fatto diventare il più grande importatore di energia elettrica. Non decidendo come produrla la compriamo dai vicini che la generano prevalentemente con centrali nucleari. Curiosamente, da un punto di vista strettamente economico, questo fatto non è del tutto negativo, visto che, da quanto ho letto, quella che compriamo dall’estero costa meno di quella che ci produciamo in casa.

Il ragionamento che ho fatto nel post precedente cerca anche di spiegare come mai nei paesi dove si sono fatti passi avanti enormi nella direzione del risparmio energetico, ad esempio la Danimarca, l’ammontare complessivo dell’energia consumata non è diminuito.
In realtà un modo per trasformare il risparmio energetico individuale in risparmio complessivo c’è: grazie ai 50 euro che abbiamo risparmiato in bolletta decidiamo di lavorare un giorno in meno. In questo modo a livello aggregato il reddito totale è invariato ma con un livello di consumo energetico minore. La controindicazione c’è però anche in questo caso e non è di poco conto: senza crescita economica, o con crescita negativa, le condizioni economiche di tutti tendono a peggiorare, di conseguenza chi si trova ai limiti della sussistenza scivolerà nella povertà.
Purtroppo, lo dico senza ironia, mantenere 7 miliardi di persone, far uscire dalla miseria intere popolazioni e non inquinare è un cerchio difficile da far quadrare, quasi sempre se si migliora da un lato si peggiora dall’altro, negli anni Cinquanta e Sessanta in Cina si moriva letteralmente di fame: i consumi energetici erano una frazione di quelli odierni.

Comunque non disperiamo, soprattutto nei paesi avanzati, molti passi avanti sono stati fatti, in termini materiali di minori emissioni ed in termini di coscienza del problema. Come italiani dovremmo semplicemente metterci d’accordo e fare delle scelte… beh forse facciamo prima ad aspettare che il resto del mondo salvi il pianeta.

1 commento:

scriccia ha detto...

In poche e semplici parole è un bel casino... non so che altro aggiungere...
Aggiungo però che i tuoi cani sono davvero splendidi! Con quel pelone bello morbido!! Dagli un bacio sul naso da parte mia!
Marta